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Domenica Jun 27 2021 05:49
10 min
Questa settimana sarà incentrata sul rapporto sul lavoro negli Stati Uniti, giacché il mercato spera che il numero di nuovi posti di lavoro possa superare quelli registrati a maggio, che erano stati sotto delle aspettative. Anche l’OPEC e i suoi alleati si riuniranno, e all’ordine del giorno ci sarà la riduzione dei tagli alla produzione. Per il resto, la produzione cinese sarà al centro dell’attenzione con l’ultimo rilascio dei dati PMI.
Partendo da uno sguardo ai dati, il grande report di questa settimana riguarderà i nonfarm payroll statunitensi.
Il rapporto sul lavoro assumerà una rinnovata importanza questa settimana, perché i precedenti rilasci erano andati sotto alle aspettative. Sarà interessante vedere come esso si inserirà nella narrativa della ripresa economica statunitense in corso.
A maggio, il mercato aveva previsto la creazione di 671.000 nuovi posti di lavoro. Il numero reale è stato di 559.000. Ciò nonostante, anche se i nonfarm payroll sono diminuiti, il tasso di disoccupazione è sceso dal 6,1% al 5,8%, superando le aspettative. L’occupazione è una dato che la FED sta esaminando da vicino prima di modificare la politica monetaria, perciò un calo costante del tasso di disoccupazione sarà ben visto dai pezzi grossi della finanza degli Stati Uniti.
Anche se è vero che maggio è stato un po’ deludente, non è stato nulla in confronto al deciso calo di aprile. Allora erano stati previsti un milione di nuovi posti di lavoro. Il risultato reale è stato di 278.000. Quindi, i nonfarm payroll di maggio, pur sottoperformando rispetto alle aspettative, hanno effettivamente mostrato un’impressionante accelerazione nella creazione di posti di lavoro.
Nonostante la creazione di nuovi posti di lavoro, gli Stati Uniti sono ancora molto al di sotto dei livelli occupazionali pre-pandemia. Il livello dei posti di lavoro è di circa 7 milioni in meno rispetto al normale, cosa che la FED sta usando come giustificazione per mantenere una politica monetaria allentata.
Al centro dell’attenzione ci sarà anche la lettura dell’indice PMI manifatturiero cinese. Osservatori e investitori cercheranno di vedere se lo slancio di maggio è proseguito anche a giugno.
Per contestualizzare, la lettura del PMI di Caixin, il riferimento per la produzione manifatturiera cinese, ha raggiunto 52 punti a maggio. Si tratta del livello più alto da dicembre 2020, con una leggera crescita rispetto alla lettura di 51,9 di aprile. Per capire meglio, quando gli indici PMI raggiungono un rating superiore a 50, ciò significa che è si è in una fase di crescita.
A maggio, l’aumento della produzione industriale è stato trainato dall’aumento delle esportazioni e della domanda interna, ma la crescita è stata mitigata dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dalle tensioni sulle linee di fornitura, con una dinamica simile a ciò che sta accadendo nello stesso momento nella produzione statunitense.
La riunione di luglio dell’OPEC JMMC è prevista per giovedì mentre i prezzi del petrolio continuano a salire. Nel momento in cui scriviamo, il Brent ha superato la soglia dei 75 USD, mentre il WTI è scambiato intorno ai 73,50 USD.
I prezzi più alti del petrolio incoraggeranno l’OPEC+ ad aprire ulteriormente i rubinetti? Verranno presi in esame i livelli di produzione da agosto in poi, con alcuni alleati come la Russia che premono per un aumento della produzione più deciso. Il punto è che le condizioni sono ora molto più favorevoli che durante tutto il periodo della pandemia, quindi perché non allentare le restrizioni oltre quanto già pianificato?
La risposta è semplice, ed è che l’OPEC deve ancora procedere con cautela. Oltre al successo dei vaccini e al calo dei casi di Covid-19 nei principali importatori di greggio, l’approccio stabile dell’OPEC è in parte la ragione per cui negli ultimi mesi si i prezzi del petrolio si sono rafforzati. Inondare il mercato con più greggio, in particolare con un accordo post-nucleare con l’Iran in agguato sullo sfondo, potrebbe determinare una saturazione del mercato e un conseguente calo dei prezzi.
Nel periodo da maggio a luglio, l’OPEC e i suoi alleati hanno reimmesso 2,1 milioni di barili al giorno (bpd) nei mercati di tutto il mondo. Probabilmente ne sapremo di più dopo gli incontri di luglio, ma sarà necessaria un’azione equilibrata. L’OPEC+ è riuscita a camminare con successo sul filo del rasoio per tutto l’anno, e cercherà di non stravolgere la sua strategia nei mesi a venire.
Date | Time (GMT+1) | Asset | Event |
Tue 29-Jun | 3.00pm | USD | CB Consumer Confidence |
Wed 30-Jun | 2.00am | CNH | Manufacturing PMI |
1.30pm | CAD | GDP m/m | |
3.30pm | OIL | US Crude Oil Inventories | |
Thu 01-Jul | All Day | OIL | OPEC-JMMC Meetings |
8.55am | EUR | German Final Manufacturing PMI | |
3.00pm | USD | ISM Manufacturing PMI | |
Fri 02-Jul | 1.30pm | USD | US Nonfarm Payrolls |
Date | Company | Event |
Wed 30-Jun | Micron | Q3 2021 Earnings |
General Mills | Q4 2021 Earnings | |
Constellation Brands | Q1 2022 Earnings | |
Thu 01-Jul | H&M | Q3 2021 Earnings |
Wallgreens Boots Alliance | Q2 2021 Earnings |