La prossima settimana: I mercati alla prova del mercato del lavoro USA

Ecco i principali eventi di questa settimana:

Con la Federal Reserve che ha segnalato di voler mantenere i tassi di interesse ad un livello più elevato per più lungo tempo alla luce della sorprendente resilienza dell’economia e dei segnali di raffreddamento dell’inflazione, l’attenzione del mercato si sposta ora sul mercato del lavoro USA. Finché non cederà, la Fed manterrà una posizione restrittiva, quindi il nuovo rapporto sui salariati extra agricoli USA saranno l’highlight di questa settimana. Avremo anche le decisioni delle banca centrale australiana e neozelandese e alcuni dati PMI dalla Cina da prendere in considerazione.

Lunedì

I mercati digeriranno ancora l’ultima ondata di dati PMI manifatturieri e servizi Caixin dalla Cina pubblicati nella giornata di domenica. L’attività nel settore dei servizi è calata ai minimi di 8 mesi ad agosto, anche se ci sono stati alcuni miglioramenti nel settore manifatturiero. I dati PMI ufficiali vengono pubblicati un giorno prima. I dati PMI manifatturieri ISM USA verranno pubblicati nel corso della seduta, ma hanno subito una contrazione per 10 mesi consecutivi.

Martedì

La Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi invariati al 4.10% a settembre e si prevede che mantenga ancora una volta lo status quo. Il tasso di inflazione in Australia è accelerato al 5.2% dal 4.9%, e questo probabilmente alimenterà il dibattito sulla necessità per la RBA di alzare nuovamente i tassi per combattere l’inflazione, anche se la banca sembra prediligere un approccio attendista per valutare ulteriori dati. I verbali dell’ultimo incontro della RBA evidenziavano preoccupazioni per l’outlook: “c’è il rischio che l’economia possa rallentare più marcatamente del previsto... I recenti dati suggeriscono che l’inflazione possa tornare al livello target in un periodo di tempo ragionevole”. Da monitorare anche i dati sulle aperture di nuovi posti di lavoro JOLTS USA per valutare lo stato di salute del mercato del lavoro.

Mercoledì

Mercoledì sarà il turno della Reserve Bank of New Zealand, che sembra trovarsi davanti alla decisione difficile se alzare o meno i tassi. Anche se dovesse prendersi una pausa questa settimana, molti ritengono che possa alzare nuovamente l’OCR nel corso del 2023. Valutazioni sulla forza dell’economia e sull’andamento dell’inflazione saranno chiave per determinare le aspettative. Nel frattempo, il rapporto occupazionale dell’ADP fornirà una guida al mercato in previsione del rapporto sui salariati extra agricoli di venerdì.

Giovedì

Con il rapporto NFP alle porte ormai, l’attenzione sarà puntata sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione USA. Negli ultimi mesi si è notato un trend al ribasso, il che lascia intendere che il mercato del lavoro è solido e la Fed può quindi optare per mantenere i tassi a livelli elevati per più a lungo. Dopo aver raggiunto a giugno un picco con tre settimane consecutive oltre quota 260.000, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calate attorno a quota 220.000, toccando un minimo di 6 mesi di 201.000 nella settimana del 16 settembre.

Venerdì

Ad agosto il numero di salariati è cresciuto più del previsto, mentre la crescita dei salari ha visto un raffreddamento, nello scenario di cosiddetto soft-landing Goldilocks che la Fed vorrebbe vedere. Il numero di salariati extra agricoli è aumentato di 187.000 unità ad agosto, mentre i numeri per il mese di giugno e luglio sono stati rivisti al ribasso. Il tasso di disoccupazione è stato del 3.8%, ai massimi dal febbraio 2022, con nuovi lavoratori in arrivo che non sono stati assorbiti. I guadagni orari medi sono cresciuti dello 0.2% mese su mese e del +4.3% da un anno fa, appena sotto alle aspettative.