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Domenica Nov 28 2021 06:33
16 min
I Nonfarm payroll rappresentano il dato più importante della settimana, mentre gli Stati Uniti cercano di mantenere le buone sensazioni sul mercato del lavoro. Sul fronte dei dati sono in arrivo anche le ultime statistiche mensili sul PIL canadese. Nel frattempo, OPEC e JMMC si incontrano in un momento interessante per i mercati del greggio.
Nel momento in cui scriviamo, il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti sta compilando con attenzione le statistiche sulla creazione di nuovi posti di lavoro nel Paese per il mese di novembre; tali statistiche saranno pronte per la pubblicazione il 3 dicembre.
Ancora una volta, questo ultimo rapporto sul mercato del lavoro arriva a seguito di buoni risultati nel mese precedente. Le statistiche di ottobre, pubblicate a novembre, hanno mostrato che sono stati creati 531.000 nuovi posti di lavoro nell’economia statunitense. Questo dato supera le stime del Dow Jones che prevedevano 450.000 nuovi posti di lavoro.
Abbiamo osservato alcuni interessanti incrementi nei dati chiave del mercato del lavoro, oltre che dei numeri grezzi relativi al mese di novembre. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,6%, il minimo dall’inizio della pandemia. Gli stipendi sono aumentati dello 0,4%, con un incremento su base annua del 4,9%.
Ma le buone notizie non finiscono qui. Le cifre di agosto e settembre sono state riviste al rialzo a seguito dei dati pubblicati in precedenza, che erano stati molto inferiori al previsto. Il risultato definitivo di agosto è di 483.000 nuovi posti di lavoro, mentre settembre ha guadagnato 314.000 posti dopo una stima iniziale di 194.000. Anche i dati sulle domande di disoccupazione sono incoraggianti: il totale della scorsa settimana è sceso a 199.000, il livello più basso dal 1969.
Tuttavia, i dati sui lavori possono essere fuorvianti. A luglio sono stati creati oltre un milione di nuovi posti di lavoro e da allora i seguenti rapporti non hanno soddisfatto tutte le aspettative. Ciò ha determinato una certa volatilità a breve termine sui rendimenti statunitensi e sul dollaro USA al momento del rilascio.
I Nonfarm payroll rappresentano un dato chiave della salute economica che la Fed osserva molto da vicino. Il presidente Jerome Powell, che rimarrà a capo della Fed, ha sempre affermato che il mercato del lavoro statunitense ha ancora molto da dare. Questo momento arriverà con i dati di novembre?
Giovedì prenderà il via una nuova serie di colloqui tra OPEC e JMMC, mentre il cartello si riunirà per l’ultima volta nel 2021.
All’ordine del giorno sicuramente ci sarà la questione se aumentare ulteriormente i volumi di produzione o restare con l’attuale aumento mensile di 400.000 barili al giorno. L’OPEC+ si è impegnata a raggiungere tale livello di produzione non prima di aprile 2022. La decisione della scorsa settimana degli Stati Uniti e di molti altri paesi di aprire all’utilizzo delle riserve strategiche riversando petrolio sul mercato potrebbe anche far sì che l’OPEC+ riduca l’aumento della produzione che ha pianificato.
I mercati petroliferi sono in una posizione un po’ difficile al momento. Sebbene siano tornati in segno positivo nel momento in cui scriviamo, i benchmark di WTI e Brent stanno attraversando un periodo relativamente complicato.
In parte, il motivo del calo dei prezzi del petrolio è dovuto all’aumento dei casi di COVID-19 nel mondo. Alcune importanti economie in Europa, tra cui Paesi Bassi, Germania e Austria, hanno reintrodotto nuovi lockdown. Anche la Cina, che a quanto sembrava aveva raggiunto una situazione con zero contatti da COVID all’inizio dell’anno, sta ora lottando per contenere nuovi focolai della variante Delta.
Lo scorso inverno abbiamo assistito a un picco di casi di contagi in tutto il mondo. Ciò si è riflesso in una minore domanda di greggio, anche se l’OPEC+ ha iniziato ad aumentare la produzione subito dopo l’inizio del nuovo anno. Se il numero dei casi continuerà a crescere, c’è la possibilità che la domanda di petrolio cali di conseguenza.
I prezzi sono più bassi in questo momento, ma è difficile dire se ciò sia dovuto alla pressione degli Stati Uniti. Ritengo che il COVID sia il principale responsabile.
La turbolenza statunitense potrebbe anche spingersi oltre. Circolano voci sul fatto che potrebbe iniziare la discussione relativa alla legge sui cartelli per la produzione e l’esportazione di petrolio (NOPEC), rimasta a lungo dormiente. Non è molto probabile che diventi una legge, ma se ciò accadesse, gli Stati Uniti avrebbero il potere di citare in giudizio l’OPEC+ per presunta manipolazione del mercato e controllo dei prezzi. Il che sembrerebbe davvero un po’ bizzarro, perché è proprio questo il ruolo dell’OPEC.
A ottobre, i membri dell’OPEC+ hanno iniettato negli oleodotti meno petrolio del previsto, limitandosi a circa 217.000 barili al giorno in più. E’ un segno che la domanda è in calo? Può darsi. Ma potrebbe anche essere una risposta alla sovrapproduzione di settembre, quando i membri del cartello hanno prodotto 650.000 barili al giorno.
L’OPEC ha molto sul tavolo, ma ci sono voci che sostengono che il cartello voglia rendere pan per focaccia. Ad esempio, potrebbe rallentare l’aumento della produzione in linea con la minore domanda determinata dal COVID. Questo prossimo incontro sarà cruciale per capire che tono avrà il 2022.
Dal punto di vista dei dati, questa settimana riceveremo anche gli ultimi dati mensili sul PIL del Canada.
A causa della metodologia di reportistica del Canada, i dati dovrebbero essere relativi al mese di settembre. Il precedente rapporto è stato deludente. C’è malcontento nel Grande Nord, poiché la ripresa economica sembra lenta.
In una dichiarazione rilasciata a fine ottobre, la Banca del Canada ha affermato: “La ripresa economica ha avuto un altra frenata ad agosto, con il PIL industriale in aumento dello 0,4% mese su mese. Preso da solo, questo dato potrebbe essere considerato piuttosto valido, ma i mercati si aspettavano una crescita più sostenuta (+0,7%) e le stime flash di settembre si sono aggiunte alla delusione determinata da Statistics Canada che ha previsto un andamento piatto”.
“Con una stima flash piatta per il mese di settembre, Statistics Canada prevede un guadagno non annualizzato dello 0,5% per il PIL del terzo trimestre (il che significa pressapoco il 2,0% annualizzato). Nel terzo trimestre eravamo speranzosi per una crescita attorno al 3%, mentre la Bank of Canada per il terzo trimestre aveva previsto una crescita del 5,5% nel suo MPR più recente. Dopo il rapporto di oggi, ora ci aspettiamo una crescita del PIL del 2021 di circa il 4,7%, rispetto alla previsione della Bank of Canada di una crescita del 5,1%”.
Date | Time (GMT) | Asset | Event |
Mon 29-Nov | Tentative | JPY | BOJ Gov Kuroda Speaks |
3:00pm | USD | Pending Home Sales m/m | |
Tue 30-Nov | 1:00am | CNY | Manufacturing PMI |
8:00am | CHF | KOF Economic Barometer | |
1:30pm | CAD | GDP m/m | |
2:45pm | USD | Chicago PMI | |
3:00pm | USD | CB Consumer Confidence | |
Wed 01-Dec | 12:30am | AUD | GDP q/q |
1:15pm | USD | ADP Non-Farm Employment Change | |
1:30pm | CAD | Building Permits m/m | |
3:00pm | USD | ISM Manufacturing PMI | |
3:30pm | OIL | US Crude Oil Inventories | |
Thu 02-Dec | 8:00am | EUR | Spanish Unemployment Change |
All Day | All | OPEC-JMMC Meetings | |
1:30pm | USD | Unemployment Claims | |
3:30pm | GAS | US Natural Gas Inventories | |
Fri 03-Dec | 1:30pm | CAD | Employment Change |
1:30pm | CAD | Unemployment Rate | |
1:30pm | USD | Average Hourly Earnings m/m | |
1:30pm | USD | Non-Farm Employment Change | |
1:30pm | USD | Unemployment Rate | |
3:00pm | USD | ISM Services PMI |
Wed 1 Dec | Thu 2 Dec | Fri 3 Dec |
CrowdStrike Holdings (CRWD) AMC | Asana (ASAN) AMC | |
Salesforce.com (CRM) AMC | ||
Snowflake (SNOW) AMC | DocuSign (DOCU) AMC |