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Venerdì Sep 15 2023 12:52
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Si prevede ampiamente che la Federal Reserve mantenga lo status quo sui tassi di interesse all’incontro di questa settimana, mentre la Bank of England dovrebbe alzare nuovamente i tassi di riferimento, anche se potrebbe segnalare di essere prossima alla linea di arrivo. La Banca Nazionale Svizzera e la Bank of Japan completeranno un’altra settimana impegnativa per quanto concerne le banche centrali.
Ecco i principali eventi di questa settimana:
Si tratta di un inizio di settimana relativamente tranquillo per i mercati globali. La piazza giapponese sarà chiusa in quanto è giornata festiva in Giappone. In Germania verrà pubblicato il rapporto della Buba, mentre in Stati Uniti e Canada verranno pubblicati dati sul mercato immobiliare. Il clou della settimana per gli operatori di mercato sarà però l’incontro della Federal Reserve previsto per il proseguo di settimana.
In giornata verranno pubblicati i verbali dell’ultimo incontro della Reserve Bank of Australia, che daranno maggiori informazioni sulle motivazioni che hanno spinto la banca a mettere in pausa i rialzi dei tassi ad agosto e su cosa aspettarsi per il Q4. Avremo le letture finali sull’inflazione IPC dall’area euro, che segnaleranno quanto la BCE è ormai prossima al livello target. Poi i mercati attenderanno i nuovi dati sull’inflazione IPC dal Canada e alcuni dati sul mercato immobiliare dagli Stati Uniti sotto forma di concessioni edilizie rilasciate.
Oggi è la giornata della Fed e il mercato scommette su una pausa dei rialzi dei tassi per il FOMC. Bisognerà vedere se effettivamente l’incontro andrà come previsto. Con l’ultima tornata di proiezioni economiche in arrivo, bisognerà vedere se i policymaker prevedono ancora di alzare i tassi un’altra volta quest’anno. Se si rimarrà alle previsioni di giugno, i mercati potrebbero prezzare una maggiore probabilità di rialzi della Fed a novembre e rimandare l’inizio dei tagli. Se le previsioni sono inferiori del 5.6% mediano di giugno, questo potrebbe essere interpretato dal mercato come un segnale che la Fed ha finito con i rialzi. L’inflazione IPC nel Regno Unito sarà monitorata a sua volta in previsione dell’incontro della banca centrale di giovedì.
La Bank of England si trova in una situazione più difficile rispetto a molte altre banche centrali, in quanto la crescita è in stallo mentre l’inflazione e la crescita dei salari continuano a correre. Il mercato prevede un nuovo rialzo dei tassi per la BoE, ma rimane molta incertezza sulla politica monetaria futura e anche l’esito di questo incontro è tutto fuorché certo. Avremo anche la decisione della Banca nazionale svizzera, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione USA e l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia.
Dopo aver scioccato i mercati a luglio con un ritocco del controllo della curva dei rendimenti, non si prevede che la Bank of Japan metta mano alla politica monetaria questa volta, ma l’attenzione sarà sui comunicati e sulla forward guidance dopo che il governatore Ueda ha detto di recente che una normalizzazione potrebbe essere dietro l’angolo. In un’intervista in una testata giapponese, ha indicato che la BoJ potrebbe iniziare ad intervenire quando ci si avvicinerà al target di inflazione del 2%, per un rialzo dei tassi il prossimo anno. A chiudere la settimana avremo i dati PMI servizi e manifatturieri flash dall’area euro, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti.