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Venerdì Oct 20 2023 17:45
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Si tratta di una settimana importante per le trimestrali di Wall Street, con circa 1/3 delle società quotate al Dow Jones Industrial Average che pubblicheranno i risultati Q3, mentre tra i colossi del tech pubblicheranno i risultati anche Microsoft, Meta, Alphabet e Amazon. Si prevede che la Banca centrale europea si prenda una pausa e attenda nuove informazioni sull’inflazione e sui rischi per la crescita, mentre i dati sull’inflazione da Stati Uniti e Giappone saranno il clou verso la fine della settimana per capire come potrebbe agire la Federal Reserve.
L’attenzione del mercato ad inizio settimana sarà sicuramente sugli eventi in Medio Oriente. Il petrolio e l’oro sono schizzati alla luce dell’atrocità terroristiche in Israele e non hanno dato segni di ricalibrazione, in quanto i timori di un’escalation del conflitto rimangono elevati. Dal fronte dei dati avremo il report mensile della Buba in Germania, la fiducia dei consumatori UE e i PMI manifatturieri e servizi flash dall’Australia.
Le letture sull’inflazione core della Bank of Japan definiranno il tono della giornata. Quanto prossimo al livello sostenibile di un’inflazione superiore al 2% è il paese? I dati occupazionali dal Regno Unito verranno monitorati attentamente dalla Bank of England. I PMI flash da Europa, Regno Unito e Stati Uniti che verranno pubblicati forniranno indicazioni sul ritmo della crescita nei mercati sviluppati. Dal fronte delle trimestrali avremo i primi dati da alcune componenti del Dow Jones, oltre ad alcuni colossi del tech del calibro di Alphabet e Microsoft. Come sempre val la pena seguire la controllante di Google e Snap per comprendere come stanno andando le spese pubblicitarie anche per aziende come Meta, Amazon e Pinterest. MSFT dal suo canto fornirà indicazioni sulla crescita della spesa su cloud per società come Amazon.
Trimestrali: 3M (MMM), Coca-Cola (KO), General Electric (GE), General Motors (GM), Spotify (SPOT), Verizon (VZ), Alphabet (GOOG), Microsoft (MSFT), Snap (SNAP), Visa (V)
I dati IPC australiani verranno monitorati attentamente per vedere se porteranno la RBA ad intervenire. I verbali dell’ultimo incontro sono risultati hawkish ed è emerso che i tassi di interesse potrebbero crescere ulteriormente “qualora l’inflazione dovesse risultare più persistente del previsto”. Il consiglio direttivo ha valutato se alzare i tassi ad inizio mese ma ha determinato che “non erano presenti sufficienti novità”. Si prevede poi che la Bank of Canada non alzi i tassi dopo che l’inflazione è calata inaspettatamente a settembre al 3.8%. I mercati si sono mossi rapidamente per scontare una pausa, con la probabilità di aumento dei tassi che è passata dal 43% di prima della pubblicazione dei dati al 16%.
Trimestrali: Boeing (BA), Meta Platforms (META)
Giovedì sarà dedicata alla BCE: Si prevede che la Banca centrale europea si prenda una pausa nel ciclo di rialzi e attenda nuove informazioni sull’inflazione e sull’economia. All’ultimo incontro di settembre la BCE ha alzato i tassi di 25 punti base, per un totale di 450 punti base dall’inizio del ciclo di stringimento, che vede ora il tasso di deposito attestarsi ad un massimo record.
Ma il messaggio della BCE era chiaro: la Banca ritiene di aver fatto a sufficienza e il ciclo di rialzi è giunto al capolinea. Alla luce della retorica e delle proiezioni dello staff, l’inflazione dovrà aumentare in modo significativo e/o rimanere persistente per spingere la BCE ad alzare nuovamente i tassi. L’incontro di giovedì fornirà ulteriori dettagli a riguardo. Il problema è che i prezzi del petrolio sono in aumento e le proiezioni sull’inflazione della BCE hanno calcolato il greggio a $82 per il 2024.
Trimestrali: Bristol-Myers Squib (BMY), Mastercard (MA), Merck & Co (MRK), Amazon (AMZN), Ford (F), Intel (INTC)
La lettura dell’inflazione IPC core di Tokyo sarà monitorata attentamente della BoJ e dai trader JPY. In particolare, a settembre si è visto un +2.5%, in calo dal 2.8% di agosto. Il tasso “core core” è calato dal 2.6% al 2.4% y/y. Probabilmente non sarà tanto il livello che viene raggiunto dalle letture ma per quanto tempo rimarrà oltre il 2% prima che la Bank of Japan si decida a normalizzare la politica e mettere fine al controllo della curva dei rendimenti e ai tassi di interesse negativi. Nel frattempo l’inflazione PCE core negli USA fornirà indicazioni analoghe per la Federal Reserve, le Treasury e i cross USD.
Trimestrali: AbbVie (ABBV), Chevron (CVX), Exxon Mobil (XOM)