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Cos’è il Santa Rally?

Il Santa Rally è un fenomeno che vede una performance notevolmente maggiore durante il mese di dicembre, particolarmente nel periodo immediatamente dopo il giorno di Natale. Viene comunemente definito come un’ascesa del mercato azionario durante i 5–7 giorni seguenti al 25 dicembre, ma è stato ampliato da alcuni investitori per includere tutto dicembre. Questo avviene considerando il fatto che dicembre ha la più alta probabilità di mostrare migliori performance in confronto al resto dell’anno. Schroders documenta ritorni medi positivi per le azioni statunitensi nel 78 % dei mesi di dicembre dal 1926 in poi, con una media di performance migliori del 1,6 %. Tuttavia, sebbene dicembre sia in media un mese prospero secondo un’ampia base di dati, non ci sono garanzie che Babbo Natale visiti Wall Street ogni anno, rendendo il ‘Santa Rally’ un miracolo di Natale alquanto illusorio per i trader che sperano in una stagione festiva.

Da cosa è causato il Santa Rally?

Non c’è un consenso unanime sul motivo a cui possa essere attribuito il Santa Rally negli anni in cui avviene. Ovviamente, i panorami politici ed economici globali faranno la loro parte con il rilascio di annunci e l’inizio della formazione dei sentimenti degli investitori per gli anni a venire. Ci sono alcune spiegazioni usate di frequente che si applicano nello specifico al periodo di migliori performance di cinque giorni prima di Natale.

La prima delle spiegazioni del Santa Rally è semplicemente l’effetto di positività delle festività che porta gli investitori a sentirsi più ottimisti riguardo all’acquisizione di asset durante il periodo natalizio. In modo simile a ciò che abbiamo visto durante i Mondiali di quest’anno, la gente ha molte più probabilità di sentirsi ottimista riguardo al mercato azionario se è ottimista riguardo ad altri eventi della propria vita. Il Journal of Financial and Quantitative Analysis ha condotto una ricerca che supporta completamente questa nozione. Hanno scoperto che i fattori non economici come risultati sportivi, lo spirito natalizio, e il disturbo affettivo stagionale hanno un drastico effetto a catena sul sentimento degli investitori – siamo umani dopotutto!

Un’altra spiegazione, probabilmente più empirica, del Santa Rally, è che il rally avviene in concomitanza con la distribuzione del bonus natalizio. La maggior parte delle persone idonee a ricevere i bonus alla fine dell’anno (con molto giudizio) non include i propri bonus nei propri piani di bilancio. Dunque, quando questa iniezione di saldo disponibile raggiunge i loro conti, gli viene posta davanti la decisione di spendere, risparmiare, o investire questo capitale. Se spendono i soldi, questo può aiutare a contribuire ad una sicurezza dell’investitore maggiore, in quanto la spesa di acquisto aumenta. Se li investono, i soldi ovviamente influenzeranno in modo diretto i prezzi delle azioni degli asset acquistati. Questo rende i bonus di Natale una spiegazione allettante per quanto riguarda il verificarsi di un Santa Rally.

Il Santa Rally può anche essere spiegato tramite fattori come riequilibrio del portfolio di fine anno e minori volumi di trading che facilitano una maggiore volatilità durante il periodo delle festività. Tuttavia, probabilmente il più grande moltiplicatore che influenza un Santa Rally è l’effetto valanga dello stesso rally. Dato che gli investitori sono consapevoli della possibilità di un Santa Rally, se gli indici iniziano a restituire profitti a dicembre, naturalmente vorranno trarre profitto da tale trend emergente acquistando questi strumenti. Questo, di conseguenza, aumenta i ritorni netti lungo questo periodo, in quanto più investitori cercano di capitalizzare prima che il rally finisca.

I rally dei Natali passati

Il Santa Rally è stato catalogato per la prima volta nel 1972 da Yale Hirsch nel suo ‘Stock Trader’s Almanac’, dove ha registrato un guadagno medio del 1,5 % fra il 1950 e il 1971. Dopo che questo primo riferimento statistico nel 1950, dicembre vanta un aumento medio del 1,6 % per le S&P 500. Il Santa Rally dell’anno scorso è stato il più grande in quasi un decennio – facendo balzare il S&P 500 a un impressionante 1,4 % in soli 7 giorni. Per quanto riguarda il Regno Unito, il FTSE ha ottenuto aumenti di oltre l’80 % rispetto ai Natali fra il 1985 e il 2015 con una media di maggior prestazione del 2,26 %. Storicamente, le probabilità che avvenga un Santa Rally sono alte. Tuttavia, il passato ovviamente informa semplicemente sul futuro, non permette di prevederlo.

Ci sarà un Santa Rally nel 2022?

Come per qualsiasi cosa, quando si tratta dei mercati, ci saranno sempre delle previsioni opposte. Jim Cramer della CNBC sembra rialzista per dicembre, prevedendo rally almeno da metà dicembre. Ha affermato “questo rally potrebbe potenzialmente continuare” dato che le analisi di Inskip hanno evidenziato una ‘divergenza rialzista’ negli ultimi mesi per gli S&P 500. Allo stesso modo, tuttavia, nomi come Citigroup hanno espresso dubbi per quanto riguarda la possibilità di un Santa Rally, in particolare incertezza per quanto riguarda la Federal Reserve e la probabilità di un’inversione dell’aumento dei tassi. Dato che il prossimo incontro della FOMC (Federal Open Market Committee) non si terrà fino al 13–14 dicembre, la certezza riguardo a un rally potrebbe non emergere fino ad allora.

Una Fed accomodante renderebbe certamente un Santa Rally più probabile nel 2022, ma questo deve ancora materializzarsi in questo trimestre. Jerome Powell, presidente della Fed, ha pubblicamente avvertito più di una volta che terminare il ciclo di contrazione in anticipo potrebbe non essere il miglior modus operandi in futuro. Se la Fed non annuncia alcun tipo di allentamento, gli investitori potrebbero dover salutare un aumento a dicembre, in particolare perché il rally tende ad essere meno probabile se la maggior performance è stata forte durante la stagione festiva precedente; questo è avvenuto proprio durante le grandi prestazioni del dicembre dell’anno scorso. Possiamo solo sperare che Powell stia controllando e ricontrollando la sua lista, dato che le policy saranno un fattore chiave nel dettare se Babbo Natale passerà o meno.

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